BODYCUBE for sport
E se lo sport non fosse davvero sinonimo di salute?
Cerchiamo di dare una risposta sensata a questa domanda volutamente provocatoria.
Nella mente di tutti noi, correre, giocare a tennis, sciare e fare yoga, sono tutte attività che associamo al benessere. Questo è verissimo in maniera teorica: fare attività fisica fa bene, ma nella realtà dei fatti, spesso chi pratica queste attività in età adulta ha a che fare con continui acciacchi e dolori, facendo risultare queste discipline quasi più dannose che benefiche.
Con questo stiamo dicendo che fare sport….fa male?
No non siamo impazziti, affermarlo sarebbe un’eresia. Ma allora dove vogliamo arrivare?
Per scoprirlo, dobbiamo scendere ancora più in profondità.
Mettiamoci d’accordo su questa cosa: qualunque sport e qualunque disciplina (inclusi lo yoga e il nuoto) non sono completi, cioè non sono in grado di sviluppare tutte le qualità del corpo che, nel loro insieme, determinano il suo stato di salute.
Posto ciò, possiamo affermare che sport non è sinonimo di salute in quanto ciascuna disciplina permette di sviluppare solo qualche aspetto dello spettro globale del movimento, tralasciandone al contempo moltissimi altri.
Ecco una lista di esempi per comprendere meglio il concetto:
Corsa —> resistenza e pliometria
Tennis/padel —> reattività e coordinazione
Powerlifting —> forza e potenza
Nuoto —> resistenza e forza specifica del gesto
Yoga —> flessibilità (passiva)
Arrampicata —> forza specifica e coordinazione
Come si può ben vedere, nessuno sport riesce ad allenare tutte le capacità del movimento. Ogni disciplina ci consente di migliorare solo alcune di esse.
Questo certamente non è un male di per se; è assolutamente meglio che stare sul divano.
Dobbiamo però essere ben coscienti che stiamo allenando solo una parte di qualcosa di più grande (perdendoci tutte le altre) e che è proprio sviluppare più abilità possibili che è la chiave per la salute. Ecco, uno sport da solo non è in grado di farlo.
Questo è un primo tema importante, ma c’è un altro motivo per il quale sport ≠ salute: tutte le discipline, seppur varie che siano, stimolano sempre gli stessi muscoli, tendini e articolazioni, perché ripetono ogni volta sempre gli stessi gesti.
Per quanto allenati possiamo essere, reiterare sempre e solo gli stessi movimenti con un’alta frequenza, è altamente probabile che porti una persona comune (quindi non un atleta) a sviluppare infiammazioni e dolori.
Questo perché? Perché di fondo, il corpo non è pronto a tollerare gli stress ripetuti che gli sport impongono.
Uno sportivo amatoriale (agli atleti arriveremo poi) è spesso un sedentariə che decide di mettersi a fare sport per divertirsi (vedi calcetto e tennis) o per buttare giù qualche chilo (es. la corsa). La sedentarietà, però, che ci piaccia o no, è un bel problema perché toglie al corpo lo possibilità di svolgere le più comuni attività sportive senza che esse siano potenzialmente più lesive che benefiche.
Passare anni, anzi decenni della propria vita, per la stragrande maggioranza del tempo seduti su una sedia, modifica il nostro corpo, ci plasma per renderci più adatti a stare semplicemente seduti. Il risultato? Le articolazioni si irrigidiscono, i muscoli si indeboliscono, la postura “peggiora” e la meccanica del corpo smette così di essere efficiente, tanto che anche gesti naturali come la corsa o l’arrampicata diventano sconosciuti al nostro organismo.
Quando ritorniamo a muoverci, è come se stessimo guidando senza avere la patente una macchina vecchia con gli ingranaggi disallineati e non lubrificati. Seppur si possa trovare qualche beneficio nel rimetterla in moto, potrebbe però incepparsi da qualche parte, rompersi o farci fare un incidente.
Stiamo per arrivare alla conclusione della trattazione, ve lo promettiamo, ci manca solo capire come sia possibile, dopo quello che abbiamo detto, fare sport da adulti, divertendoci, e senza incappare in infortuni o dolori.
Esiste un modo ben preciso, che tutti dovremmo perlomeno conoscere. Vi avvertiamo però, non è la pillola magica, quella non esiste, bensì si tratta di un percorso lungo e impegnativo. Noi vi vogliamo avvisare che esiste, dopodiché ognuno è libero di scegliere.
La strategia migliore per tornare a fare sport da sedentari è…
la preparazione in palestra.
In BodyCube siamo dei professionisti a cui piace guardare il corpo nei sui dettagli e nel suo insieme. La nostra passione per lo sport ci ha portato a voler lavorare con chi lo sport lo ama e vuole continuare a praticarlo per stare bene.
Quello che proponiamo è una attenta valutazione della condizione di partenza, per capire punti di forza e debolezza, per poi fornire degli stimoli graduali e specifici, con il fine di “lubrificare la macchina” e “riportarla in asse”.
Questo vuol dire tornare a mobilizzare tutte le articolazione del corpo (schiena, anche, caviglie e spalle in primis) e rinforzare i principali movimenti e muscoli annessi (come stacchi, squat, pushups e trazioni).
Si incomincia tendenzialmente con una fase generale, dove si toglie la ruggine che ricopre il tutto, poi si va in direzione di creare stimoli sempre più specifici rispetto all’obiettivo da preparare: vuoi correre la tua prima mezza maratona? Ok, iniziamo a stimolare per bene il tuo tendine di Achille, rendiamo elastici i muscoli delle anche e costruiamo una bella tenuta addominale per mantenere la postura durante la corsa.
Questo si può fare ovviamente per tutti gli sport: ognuno di essi ha le sue ovvie peculiarità che vanno semplicemente comprese e adattate poi sulle caratteristiche della persona.
Come ultima cosa, oltre agli stimoli specifici, è importante stimolare la variabilità del movimento, quindi andare a compensare le lacune che lo sport lascia con esercizi che abbiano lo scopo di completare tutto le spettro delle capacità motori della persona (quindi sempre prendendo come esempio la corsa, lavori di forza delle braccia in spinta e in tirata, flessibilità e coordinazione).
Tocchiamo ora il tema degli atleti agonisti, perché questo ultimo punto interessa moltissimo questa categoria. Oltre al chiaro rinforzo della muscolatura specifica della loro disciplina, chi fa agonismo è talmente specializzato in quello che fa, che il corpo ha totalmente perso alcune capacità essenziali però per l’equilibrio dell’organismo. Tali capacità, oltre che andare a scapito della salute della persona, indirettamente inficiano anche la performance.
In BodyCube lavoriamo in presenza con lezioni individuali o di gruppo, oppure in remoto, sempre con sessioni individuali oppure tramite supporto a distanza (programmazione online + video check).
Da appassionati di sport amiamo lavorare con chi tiene al proprio corpo e vuole lavorare attivamente per stare meglio e performare di più.
Contattaci per avere maggiori informazioni sui nostri percorsi di preparazione atletica.