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Lo stretching per lo sport: serve?

La risposta sembra ovvia, verrebbe da dire di sì. Lo sanno tutti, no?
Infatti è vero, ma c’è da dire che esiste stretching e stretching. Ci sono tipologie diverse di allungamento e stili differenti che possono portare a risultati diametralmente opposti.

Come bisognerebbe farlo allora? Cosa bisogna fare per ottenere i risultati migliori?
Iniziamo a vedere bene che cos’è realmente lo stretching.

Stretching vs. Mobilità Articolare

La mobilità articolare è la quantità di movimento di cui un’articolazione dispone, ed è dettata dalla flessibilità dei muscoli che la attraversano. “Stretchare” i muscoli, quindi, serve per migliorare questa capacità che è indubbiamente essenziale per ogni sport.

👉 Perché lo stretching è importante?
Se la mobilità delle articolazioni è limitata:

  • I movimenti saranno ridotti.
  • Le performance peggioreranno.
  • Il corpo sarà soggetto a infortuni.

Come migliorare la mobilità articolare?

Per rispondere, è importante capire come il corpo organizza la muscolatura.

Le Catene Muscolari

Ogni muscolo non lavora in isolamento. I movimenti sportivi (come correre, lanciare o arrampicare) dipendono dall’azione combinata di catene muscolari, come ad esempio la catena posteriore.

La catena posteriore: cos’è?

È un gruppo di muscoli che parte dalla pianta del piede, attraversa polpaccio, coscia, schiena e arriva alla nuca.
Le sue funzioni principali includono:

  • Estendere il corpo.
  • Mantenere la postura eretta.
  • Sollevare oggetti.
  • Garantire la locomozione.

Se vogliamo migliorare i movimenti, dobbiamo considerare queste catene. Catene corte significano movimenti limitati o disfunzionali.

Come lavorare sulle catene muscolari?

  • Allenare l’intera catena muscolare, ad esempio con esercizi come il Jefferson Curl.
  • Lavorare sui singoli muscoli della catena con esercizi specifici.

Questo approccio migliora la mobilità del corpo in modo completo.

Le 3 tipologie di stretching

Gli esercizi di allungamento possono essere di tre tipi:

  • Statico-passivo: prevede il mantenimento di una posizione a lungo (30”-2’), con i muscoli allungati in maniera passiva.
  • Attivo: coinvolge la contrazione dei muscoli in allungamento, ad esempio nello Stacco Rumeno. Questo tipo di stretching costruisce forza e controllo sull’articolazione.
  • Balistico: include movimenti dinamici, come gli slanci delle gambe, utili per abituare i muscoli ad allungamenti rapidi e migliorare le performance sportive.

Cosa utilizziamo in BodyCube

In BodyCube prediligiamo allungamenti attivi e balistici per migliorare la mobilità e prevenire gli infortuni. Consideriamo le catene muscolari e lavoriamo sui punti rigidi con esercizi specifici.

Offriamo corsi di gruppo a Milano e sessioni di personal training sia in presenza che online.
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